Archivio mensile:Gennaio 2015

Le escursioni invernali · capitolo 4

Direttamente dal racconto di uno dei protagonisti, Paolo Marras.

 

Le escursioni invernali – capitolo 4

 

La zona di confine tra il Campidano e l’altipiano di Abbasanta si presenta ricca di spunti paesaggistici e archeologici (nonché gastronomici per chi ama passeggiare in cerca di funghi e asparagi) degni di nota; diversi sono gli itinerari possibili per disegnare escursioni nel territorio come quelle effettuate nel mese di dicembre e già raccontate su questo sito (clicca qui e qui per leggere).

Con Sandro e Nicola, decidamo di collegare idealmente le escursioni di cui sopra scegliendo l’abitato di Bauladu come punto di partenza e, più precisamente, la chiesa medievale di San Lorenzo, ubicata alla periferia del paese all’interno dell’omonimo parco. Attorno all’edificio si possono osservare lapidi e cippi funerari dell’antico cimitero mentre nel muro di recinzione si può facilmente identificare la nicchia superstite di un nuraghe.

Le escursioni invernali · capitolo 4 UNO

Le escursioni invernali · capitolo 4 DUE

Le escursioni invernali · capitolo 4 TRE

Ci dirigiamo a nord, sull’asfalto della vecchia S.S. 131; il tracciato segue il corso del Rio Pizziu con una pendenza leggera, il traffico inesistente e i vecchi pini che fiancheggiano la strada creano un’atmosfera che rende particolarmente gradevole pedalare. Giungiamo così, in completo relax, al nostro primo obiettivo: il nuraghe Crabia. Il monumento è in buono stato e visitabile, la camera interna è integra e sono perfettamente leggibili tre nicchie, o meglio, due perché la terza è in realtà l’accesso a una stanza “segreta” ubicata esattamente sopra l’ingresso.

Le escursioni invernali · capitolo 4 QUATTRO

Le escursioni invernali · capitolo 4 CINQUE

Le escursioni invernali · capitolo 4 SEI

Dopo aver visitato il monumento riprendiamo la nostra escursione verso il nostro secondo obiettivo: la tomba di giganti di Mura Cuada, raggiungibile tramite una sterrata in salita e opportunamente segnalata da un’indicazione turistica. L’antica sepoltura, ubicata a ridosso della linea ferroviaria, si caratterizza per la tipologia costruttiva (simile alla celebre “Dom’e s’orcu” di Siddi) e per le dimensioni ridotte rispetto alla media, è in buono stato di conservazione e accessibile.

Le escursioni invernali · capitolo 4 SETTE

Raggiungiamo Paulilatino e da lì comincia la discesa in asfalto, le nostre bici corrono veloci verso la pianura fino all’incrocio che ci condurrà al nuraghe Trinchi; la ricerca del sito non è affatto agevole, ma per nostra fortuna incontriamo il proprietario del terreno su cui sorge il nuraghe che ci autorizza a entrare sul suo terreno e ci indica esattamente come raggiungere il monumento; il nuraghe è attualmente in stato di abbandono, aggredito dalla vegetazione e ridotto a discarica.

Le escursioni invernali · capitolo 4 OTTO

Le escursioni invernali · capitolo 4 NOVE

Un successivo incontro con due allevatori ci rivela l’esistenza di una gradevole scorciatoia in discesa attraverso la loro proprietà; oltre ad accorciare notevolmente il tragitto evitiamo diversi chilometri d’asfalto e il passaggio attraverso Milis per ritrovarci in prossimità del nuraghe Crabia (visitato solo qualche ora prima).

Le escursioni invernali · capitolo 4 DIECI

Le escursioni invernali · capitolo 4 UNDICI

Dopo poche pedalate siamo nuovamente a Bauladu. Ci concediamo due chiacchere per commentare le impressioni della giornata prima di salutarci e pensare alla prossima uscita: è tempo di cambiare teatro di operazioni.

Le escursioni invernali · capitolo 4 DODICI

Le foto di giornata sono mie, di Sandro Pinna e Nicola Tornello.

Bauladu, 10.01.2015