Archivio - giugno 2008

Sandro Garau

La foto si riferisce all’arrivo della 5^ edizione del Trofeo Giacomo Matteotti per Dilettanti. Sandro Garau, fasciato della maglia del Santa Giusta, s’impone sui 5 compagni dopo una fuga durata oltre cento chilometri dei 132 totali, Ad un ritmo di gara elevato con la media record di oltre 41 km orari. Il rettilineo d’arrivo è quello della via Sardegna ad Oristano e il gesto atletico migliore, per l’occasione, è il salto del fratello Roberto, che in questo modo lascia letteralmente esplodere la tensione accumulata lungo tutto il percorso sull’ammiraglia e gioisce per un’altra splendida vittoria da inserire nel carniere.

Sandro Garau

Sandro si avvicina al ciclismo nel 1970, colpito dallo stesso virus che anni prima aveva attaccato suo cugino Giovanni, fortissimo e plurivittorioso ciclista che corona la carriera con il passaggio al professionismo, in compagnia dei più grandi campioni dell’epoca. Il giovane Sandro ha la sfortuna di perdere il papà Francesco, all’età di soli quattro anni, anch’egli appassionato di ciclismo e, con lui, l’imperdibile opportunità di avere una guida per lo sport e per la vita. Ma, ha in suo fratello Roberto, nella famiglia e in alcuni altri amici e parenti, anch’essi appassionati di ciclismo, il sostegno indispensabile per coronare il suo sogno d’atleta. Questo team di Cirenei della Domenica, Roberto in testa, in quegli anni traghettano Sandro e gli altri atleti della società ciclistica, per tutta l’Isola, spendendo tempo e denaro e rinunciando al tempo libero per garantire loro la partecipazione alle gare. Partecipa alla 1^ fase dei Giochi della Gioventù, e chiude con una bella vittoria in volata, mentre, nella prova regionale, pur in fuga con un ristretto gruppetto di corridori, cade e conosce per la prima volta i morsi dell’asfalto. Il successivo anno è tesserato tra gli esordienti nella Società ciclistica Solarussa, ottenendo numerosi piazzamenti tra i primi ma nessuna vittoria nella parte iniziale della stagione. Sarà, in ogni caso un periodo molto utile per affinare le capacità fisiche e tecniche che lo porteranno, negli anni a seguire a diventare uno tra i migliori velocisti e passisti del panorama ciclistico Isolano. I successi cominceranno ad arrivare già dalla seconda metà della stagione agonistica. Negli anni a seguire, sarà un susseguirsi d’esaltanti vittorie, bei piazzamenti e cocenti sconfitte, dovute, queste ultime, in buona sostanza, al carattere eccessivamente docile e remissivo, talvolta finanche fragile, e alla consapevole incapacità di far ricorso alla cattiveria agonistica, che lo ha spesso portato alla rinuncia al risultato personale pur di favorire i compagni. La chiamata al servizio militare, con l’esclusione dalla Compagnia Atleti, dove per il punteggio acquisito durante la stagione agonistica avrebbe dovuto avere la meritata ed immancabile posizione, l’anno di stop, unitamente alla mancata partecipazione, per ragioni mai compiutamente esplicitate, ad un’importante corsa a tappe della penisola e la malaugurata decisone dello staff tecnico della pista di non inserirlo tra i convocati per i vari Campionati della pista nonostante i risultati di rispetto ottenuti, minano la sua determinazione a proseguire con il grado d’impegno necessario per mantenersi ad alto livello. Sono questi i più importanti motivi che gli hanno impedito di poter vantare un palmares che, seppure di gran rispetto, avrebbe potuto essere senza dubbio alcuno notevolmente più ricco. Tra le vittorie più importanti ricordiamo:
Campionato Regionale Cronosquadre Allievi
Campionato Regionale Velocità su Pista Allievi
Campionato Regionale su Pista Inseguimento Allievi 1° Anno
Campionato Regionale su Pista Inseguimento Allievi 2° Anno
Campionato Regionale su Pista Corsa a Punti Individuale Dilettanti
Campionato Regionale su Pista Kilometro da Fermo Dilettanti
Campionato Regionale su Pista Inseguimento a Coppie
Campionato Regionale su Strada Dilettanti
Campionato Regionale Cronometro Amatori
Campionato Regionale Strada Amatori CSEN
Svanite le aspettative di entrare a far parte del gran ciclismo, coltiva in ogni modo la passione per la bici e partecipa alle corse riservate agli Amatori. Con il Gruppo di Bici & Fantasy e la Pachea, organizza le prime manifestazioni di Mountain Bike. A Palmas Arborea, ricavando il circuito in una vecchia cava e a Seneghe, mentre i Pachea trovano la collocazione della loro gara ad Iglesias. Sarà lo spunto d’avvio per una specialità che avrà, negli anni a venire un seguito di praticanti e partecipanti, allora assolutamente inimmaginabile. Partecipa, oltre che organizzare, anche alle gare di questa nuova disciplina e s’impone in numerose gare di Cross Country e Down Hill nella sua categoria, aggiudicandosi 2 edizioni della Top Race Regionale XC. Intanto è nominato Tecnico Regionale della Federazione Ciclistica Italiana per il Settore Strada e ricoprirà l’incarico per molti anni. È stato meccanico ufficiale del Velodromo di Quartu S.Elena e questi impegni, oltre al lavoro da svolgere nel suo laboratorio di Ciclismo, lo porteranno ad abbandonare l’attività agonistica, seppure, ancora non disdegni, quando libero da vincoli, cavalcare la bici da strada o salire tra i sentieri del Monte Arci con la sua fedele Black Icon da mountain bike.

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Un allora piccolo supertifoso, soprannominato Spiridione, in braccio di Sandro Garau, ci racconta…

1976. Al termine di una estenuante ma vittoriosa prova, un giovanissimo Sandro Garau è attorniato da una piccola folla di sostenitori. Il ciclista di Santa Giusta era allora in forza alla gloriosa «Polisportiva Gialeto Serramanna». Un piccolo tifoso ottiene di essere preso in braccio dal nostro campione.

Spiridione

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La scuola nello sport · Narbolia 2008

Una foto realizzata il 10 giugno 2008 nel campo di calcio di Narbolia in occasione del progetto scolastico di attività motoria Gioco imparo e cresco con lo sport. Alla manifestazione hanno partecipato circa 200 bambini della scuola primaria di San Vero Milis, Narbolia e Zeddiani. La foto riguarda i bambini della scuola di elementare di Zeddiani.

La scuola nello sport Narbolia 2008

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Tennis Tavolo Oristano · 2008

I componenti della squadra del Tennis Tavolo Oristano in una foto scattata nel 2008.

Tennis Tavolo Oristano 2008

In piedi da sinistra

Marco Aru, Carlo Carta Nazzaro Pusceddu, Adolfo Simbula

In basso da sinistra

Luciano Meloni, Davide Pusceddu, Neke, Sebastiano Lombardo, Luigi Pusceddu

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Folgore Calcio Oristano fine anni sessanta

Una foto in bianco e nero della Folgore Calcio scattata alla fine degli anni sessanta.

Folgore fine anni sessanta

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Folgore Calcio · Oristano 2007-2008

L’Unione Sportiva Folgore Calcio di Oristano, che milita nel campionato di seconda categoria, in una foto scattata al campo comunale, prima dell’incontro di andata con l’Oristanese durante la stagione 2007/2008.

Folgore 2007-2008

In piedi da sinistra

Chicco Congiu, Pietro Piu (allenatore), Sergio Foddis , Antonello Casula, Gianluca Ghiani, Luigi Frau, Cristian Licheri, Mauro Amendola, Manuele Loi, Cristian Piras, Carlo Maulu, Raffaele Oppo

Accosciati da sinistra

Mauro Atzori, Paolo Piras, Giovannino Meloni, Enrico Mura, Gianni Cosmi, Roberto Sau, Piero Palmas, Paolo Atzori, Francesco Pintor

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Busachese Calcio Pulcini · 1985-1986

La Busachese Calcio categoria Pulcini nella stagione 1985-1986.

Busachese Calcio Pulcini 1985-1986

In piedi da sinistra

Ivo Caria, Giuseppe Frau, Maurizio Frongia, Mario Nonnis, Lino Cordella, Antonio Flore, Martino Caboni

In basso da sinistra

Basilio Nonnis, Antonio Mereu, Marco Congiu, Sebastiano Musu, Mario Masala, Stefano Cocco, Angelo Pischedda

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A Laura e Robi…

Un bel ricordo scritto da Paolo Pinna per ricordare Laura Nurra e Roberto Sinis…

È difficile descrivere cosa si prova quando si perde un amico.
Robi era mio amico.
Era buono, buono da farti arrabbiare. Ed era timido.
Di una timidezza che scompariva quando stava con gli amici e, soprattutto, in un campo di atletica, meglio se quello di Oristano.
Laura era vivace, rumorosa, irruente. Ma dolce.
La piccolina del campo a cui rompere le scatole facendo finta di essere adulti.
Le volevo bene.
Laura e Robi sembravano a due estremi opposti, a due estremi inconciliabili
A volte però gli estremi sono più vicini di quanto si possa pensare.
Laura e Robi, infatti, si volevano bene: bene come solo due puri d’animo si possono volere.
E così se ne sono andati.
Mi piace pensarli insieme, che corrono in un campo pieno di fiori, in un giardino per correre come amava dire il Prof.
E mi piace pensare che mentre corrono ridono: ridono pensando a noi che piangiamo per Loro, perché non abbiamo ancora capito che Laura e Robi sono vivi dentro di noi.
E lo saranno sempre.

A Laura e Robi

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Corsa Podistica Festa di San Paolo · Milis anni 80

Una foto scattata negli anni ottanta a Milis, in provincia di Oristano, in occasione di una corsa podistica organizzata per la festa di San Paolo, con un circuito di 5 km.

Festa di San Paolo - Milis anni 80

Da sinistra

Luigi Mereu, Gianpiero Sanna, Antonio Ortu (2° classificato), Gianpiero Enna, Giuseppe Ginesu, Walter Manca (1°classificato), Claudio Desogus, Giuseppe · · · · · , e gli organizzatori, Antonio Mastinu e Luciano Rossi

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Giovanni Garau

Giovanni Garau, di Santa Giusta, uno dei migliori ciclisti Sardi di sempre. Dopo una splendida carriera tra i dilettanti, costellata d’innumerevoli vittorie e titoli, complice Francesco Pretti, stacca la tessera da professionista con l’Audace di Cagliari, tra le cui fila corre nel 1959 e nel ’60. Nel 1961 è richiesto e tesserato dalla Vov, l’anno successivo passa alla Ignis – Moschettieri d’Italia. Il 1963 lo vede partecipare alla stagione agonistica con indosso la maglia della Springoil, mentre nel ’64 corre per la Salvarani. Il 1965 è l’ultimo anno tra i prò e partecipa tra gli individuali e con la Libertas Lazio. Ha corso con i più altisonanti nomi del ciclismo mondiale e, seppure penalizzato da un carattere, a detta dei critici dell’epoca, eccessivamente orgoglioso, e dal compito da svolgere in corsa di dar manforte ai vari capitani piuttosto che alla ricerca del risultato personale, è riuscito a togliersi importanti soddisfazioni, tra le quali ricordiamo il 3° posto a Pistoia, alle spalle di Renzo Fontana e Carlo Guargaglini e il 3° posto alla Coppa Bernocchi, dietro Pierino Baffi e Nino Defilippis.

Giovanni Garau

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Antonello Sias

Antonello Sias è stato il fondatore e il presidente del Calcetto Club Oristano. Il suo nome rimarrà per sempre legato al calcio a 5 oristanese. Si deve, infatti, alla sua infinita passione se Oristano ha avuto importanti piazzamenti nel calcetto regionale. Il Calcetto Club Oristano vede la luce nel 1988, con l’aiuto di qualche amico e appassionato. L’idea era nata durante un torneo estivo a Torregrande. In quella occasione fu invitata a partecipare la squadra del Carbonia di Paolo Sias, fratello di Antonello. La finale mise di fronte la squadra sulcitana e una squadra locale sponsorizzata da Pizzeria La Pineta / Poppy’s Bar dove erano presenti molti di quei giocatori che formeranno l’ossatura della futura squadra del presidente Sias. La finale vide prevalere il Carbonia. Ma come racconta Emanuele, il figlio primogenito di Antonello: «Quello fu il motivo per cui nacque il CCO: la voglia di mio padre, e di chi lo aiutò, di riuscire a battere il Carbonia di zio Paolo, e qualche volta ci riuscì. L’impegno, la voglia e la passione di mio padre è cresciuta nel 1996 con la scomparsa del fratello. Il CCO era molto più che la sua squadra».

Antonello Sias

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