Archivi categoria: Corsa su strada

Marathon Club Oristano · Firenze 2005

Alcuni atleti del Marathon Club di Oristano che il 28 maggio del 2005 hanno partecipato a Firenze all’ultramaratona 100 km del Passatore. La foto è stata scattata in Piazza della Signoria e vede la presenza del grande Orlando Pizzolato (Thiene, 30 luglio 1958), maratoneta di successo, che ha vinto la maratona di New York nel 1984 e nel 1985, è salito sul gradino più alto del podio anche alle Universiadi del 1985 svoltesi a Kobe e ha primeggiato alla maratona di Venezia del 1988. Nel 1986 è giunto secondo alla maratona dei Campionati europei di Stoccarda, alle spalle dell’altro maratoneta italiano Gelindo Bordin.

Marathon Club · Firenze 2005

da sinistra

Giorgio Piras, Bruno Sardu, Orlando Pizzolato, Silvestro Pisu, Robertino Solinas e Ottavio carta

Marathon Club «Tutti Insieme» · Oristano 2006

Bruno Sardu ci scrive:

Gli atleti protagonisti di queste gare sono SPECIALI, sono portatori di handicap mentale e a loro modo seguono, alla regola, quello che è l’inno della Special Olympics, che dice «Che io possa vincere, ma se non ci riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze». L’impegno lo mettono con tutto il cuore e anche quando non vincono per loro è una festa! Questi atleti speciali sono stati protagonisti ad Oristano il 16 settembre 2006 in Piazza Eleonora nel secondo trofeo Tutti Insieme organizzato dal Marathon Club in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi di Oristano. Una bellissima manifestazione nobilitata dalla presenza questi ragazzi, protagonisti di tutta la serata. A loro un grande grazie!

Marathon Club «Tutti Insieme» · Oristano 2006

Marathon Club Oristano · Ozieri 2007

La classica foto di gruppo prima della partenza della gara. Siamo ad Ozieri il primo aprile del 2007 per il 3° Trofeo Monte Acuto Marathon.

Marathon Club - Ozieri 2007

In piedi da sinistra

Mariano Manca, Sandro Zoccheddu, Michelangelo Lotta, Gianpaolo Cau, Evangelina Tumbarinu, Bruno Sardu, Luisa Lai, Andrea Ghiani, Fausto Mancosu, Franco Rosina, Luciano Muroni, Giovanni Meli

Accosciati da sinistra

Gabriele Pianu, Pietro Uras, Marcello Grussu, Giuseppina Sedda, Sabrina Sau, Maria Antonietta Erdas, Giorgio Piras, Anna Pau

24 ore di Torino · 22-23 aprile 2017

Quattro atleti del Marathon Club Oristano hanno partecipato sabato 22 aprile alla nona edizione della Ultramaratona 24 Ore che si è svolta nella splendida e verde cornice del parco Ruffini a Torino, con partenza alle ore 10 di sabato mattina, in un circuito di 1420 metri. Per un intero giorno si sono dati battaglia quasi duecento atleti provenienti da molte regioni d’Italia e dall’estero, presenze dall’Irlanda, Germania, Francia, America, Thailandiae Inghilterra.

Bruno Sardu e Pasquale Maviglia si sono cimentati nella prova più lunga percorrendo, rispettivamente, 145,392 km e 112,213 km. Mentre i fratelli Fulvio e Aldo Sicurella nella 6 ore hanno concluso insieme fermandosi a 42,082 km.

Bruno Sardu racconta le sue incredibili sensazioni: “Entusiasmante la gara che raccoglie decine di storie personali, ogni concorrente motivato a raggiungere i propri obbiettivi: chi cerca di superare la fatidica soglia dei 100 km, chi di fare meglio dell’anno precedente, chi di carburare mangiando a ogni giro e cercando nel banchetto del ristoro l’alimento buono che ti da la forza di continuare, chi invece prende solo liquidi, chi ha preferito dormire qualche ora nella sala riposo, chi si faceva massaggiare ogni due tre ore, chi sostituiva le scarpe ogni 7/8 ore, insomma le tecniche erano tante, e ognuno cercava di trovare la formula giusta per superare la notte. La lunga notte che ti fa correre con i tuoi pensieri, pensi alla famiglia che dorme, agli amici, ogni tanto qualcuno ti chiama, ti chiede notizie e ti incoraggia. Ma come d’incanto alle prime luci dell’alba le energie si risvegliano quasi inspiegabilmente, il sole fa capolino, il parco si illumina e si rianima di persone che tra lo stupore e la curiosità incitano calorosamente a non mollare, del resto, tra qualche ora saranno le dieci del mattino e questa avventura, dopo ventiquattro ore, terminerà“.

24 ore di Torino · 22-23 aprile 2017

Da sinistra

Bruno Sardu, Pasquale Maviglia, Aldo Sicurella, Fulvio Sicurella

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24 ore di Torino · 22-23 aprile 2017 DUE

24 ore di Torino · 22-23 aprile 2017 TRE

24 ore di Torino · 16/17 aprile 2016

Dal Deserto dell’Oman alla 24 ore di corsa di Torino l’infaticabile Aldo Sicurella ha concluso l’estenuante ultramaratona percorrendo 111 km. Con lui il consocio del Marathon Club Oristano Bruno Sardu che ha disputato una bella prova finendo sesto assoluto chiudendo la gara con 154 km.

Unici sardi presenti alla manifestazione, che ha visto al via un centinaio di specialisti dell’Ultramaratona che si è svolta al parco Ruffini di Torino in un circuito di 1420 metri. La partenza sabato mattina alle 10 e arrivo domenica sempre alle ore 10. “Una gara durissima – commentano i due atleti – ma siamo abituati a queste prove, dove conta la parte fisica ma molta importanza ha l’approccio mentale alla gara. La parte più difficile sicuramente la notte e la difficoltà ad alimentarsi dopo tante ore di corsa , ma l’organizzazione è stata efficiente e ci ha assistito con il punto ristoro, con lo staff medico e il massaggiatore. Nel team anche Fulvio Sicurella che ha partecipato alla 6 ore, la gara di contorno alla 24 ore, che ha ben figurato percorrendo 47 km, e successivamente si è prodigato per darci assistenza durante tutta la gara. Sicuramente un proficuo allenamento in vista del prossimo impegno alla 100 km Firenze/Faenza di maggio 2016″.

24 ore di Torino UNO-A

24 ore di Torino UNO-B

24 ore di Torino DUE

24 ore di Torino TRE

 

Ultramaratona – 24 ore di corsa · Torino 2015

Si è conclusa positivamente la trasferta torinese dei due atleti oristanesi del Marathon Club Bruno Sardu e Aldo Sicurella. Sabato 11 aprile 2015 hanno gareggiato nella gara Open dell’Ultramaratona, i campionati del mondo della 24 ore di corsa, che si è disputata al parco Ruffini. Partenza alle 10 di sabato mattina e arrivo domenica mattina alle 10 in un circuito di 2 km. Quarantuno le nazionali presenti, i due oristanesi hanno centrato l’obbiettivo, in primis essere riusciti a prendere parte a questa gara a numero chiuso grazie al loro curriculum. Sardu si è classificato terzo nella categoria M55, percorrendo 155 km, mentre Sicurella è giunto sesto nella categoria M60 percorrendo 137 km una gara molto difficile e faticosa.

Nella foto da sinistra Aldo Sicurella e Bruno Sardu

Ultramaratona - 01

Il racconto di Bruno Sardu: «Sono riuscito a non fermarmi se non per qualche breve periodo, perche se ti fermi troppo c’è il rischio che ti si blocchino le gambe e non riesci a ripartire. Il momento più difficile è stato durante la notte giusto qualche ora poi il peggio è passato. Meno male che c’erano circa 500 persone in gara un po’ da tutto il mondo e siamo riusciti a non annoiarci mai. Il circuito era ben tracciato e controllato, sulla scarpa avevamo un chip che a ogni passaggio sul tappeto elettronico conteggiava i giri e sul maxi schermo appariva il tuo nome in questo modo non dovevi contare i giri. Siamo riusciti anche ad alimentarci, cosa non facile in queste gare, tanti atleti sono stati male e molti sono stati i ritiri. Un risultato insperato il nostro, che premia i nostri lunghi allenamenti e sacrifici di questi mesi».

Ultramaratona - 02

Ultramaratona - 03

Ultramaratona - 04

Ultramaratona - 05

Mezza maratona Pardu Nou · Siamaggiore 2014

Direttamente dal racconto di uno dei protagonisti, Paolo Marras.

Il solito rituale prima dell’escursione: alzarsi presto, fare una buona colazione, indossare pantaloncino e maglia tecnica, zainetto con l‘indispensabile per sistemare i guasti più comuni, controllo pressione gomme e sono pronto. Raggiungo gli amici e tutti assieme pedaliamo per arrivare al punto di partenza. L’appuntamento è per le nove in piazza a Pardu Nou, frazione di Siamaggiore in provincia di Oristano, dove ci attendono altri bikers e noi siamo ”quasi“ puntuali. C’è già tanta gente: gli organizzatori hanno il loro daffare per sistemare gli ultimi dettagli. Tra gli atleti c’è chi si riscalda, altri si concentrano, la maggior parte sorride e si saluta con calore e cordialità; sembra una festa e io ne avverto l’atmosfera.

Non ci sono sterrati in mezzo ai boschi oggi, ma 21,095 km. d’asfalto da percorrere al seguito degli atleti impegnati nella mezza maratona, alcuni dei quali diversamente abili. È per loro che siamo qui oggi, di supporto alla invidiabile organizzazione dell’evento messa a punto dall’Associazione sportiva locale; sono loro a partire per primi, scattano veloci sulle loro hand-bike, aggrediscono la strada con decisione; io e gli altri amici ci accodiamo: così comincia la nostra escursione.

Mezza Maratona Pardu Nou 1

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Mezza Maratona Pardu Nou 2

Ho tanti momenti di quei 21 km. che ricordo come flash back: una risata mentre ipotizzavamo di andare a raccogliere le pere da un frutteto visto lungo la strada, lo scoramento quando, dopo 10 km di caldo e fatica, è arrivata la salita (“Non ce la faccio” “Sì che ce la fai: smanetta sul cambio, metti un rapporto più leggero” “Ecco, così pedalo meglio” e ha cominciato a spingere lasciando indietro me e l’altro ragazzo in carrozzina: ci siamo rivisti solo all’arrivo) o quando si è rotta la catena e due amici bikers, dopo averla riparata, hanno convinto (con successo) l’atleta a non mollare. Anche lui l’ho rivisto all’arrivo. O, infine, quando due atleti si sono scambiati una bottiglia d’acqua e li ho paragonati a Coppi e Bartali, ritratti in una delle foto sportive più note. E come dimenticare la commozione di chi, a fine gara si è sentito dire “vedi figlio mio, questa persona è stata con me dall’inizio alla fine per darmi supporto se ne avessi avuto bisogno”. Pedalare accanto questi atleti mi ha dato modo di pensare alle risorse straordinarie che ognuno di noi si porta dentro e che questi ragazzi sanno tirare fuori giorno per giorno.

Mezza Maratona Pardu Nou 3

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Mezza Maratona Pardu Nou 4

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Mezza Maratona Pardu Nou 5

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Mezza Maratona Pardu Nou 6

Ricordo la preoccupazione quando, all’arrivo, un atleta si è accasciato per una crisi glicemica e quell’altro che è quasi svenuto sotto il sole mentre facevamo la fila per il pranzo. Per entrambi nessuna conseguenza per fortuna.

Ricordo quegli amici che alternano la bici e la corsa e non fa molta differenza quando senti il vento sulla pelle e l’ebbrezza di essere libero con i tuoi pensieri, ascoltando il tuo corpo e le sensazioni che ti trasmette.

Mezza Maratona Pardu Nou 7

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Mezza Maratona Pardu Nou 8

Ricordo anche che, dopo, ci siamo sentiti tutti felici di aver contribuito in minima parte alla buona riuscita dell’evento.

Mezza Maratona Pardu Nou 9

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Mezza Maratona Pardu Nou 10

Questo racconto è dedicato a tutti coloro che hanno reso unica una bella giornata di sport, amicizia e impegno sociale.

Mezza Maratona Pardu Nou 11

Le foto sono di Bianca Figus.