Da La Nuova Sardegna di mercoledì 30 marzo 2011, riportiamo integralmente l’articolo a firma di Nicola Podda.

Che fossero dei campioni lo si sapeva. Anche nel 2010, infatti, si erano laureati campioni sardi, per poi arrivare secondi alle finali nazionali. Ma l’AIPD di Oristano non finisce di stupire e anche quest’anno ha deciso di fare le cose in grande, regalando ai propri tifosi un’altra bella impresa.
Un’impresa che va oltre l’aspetto sportivo e che conferma le doti di un gruppo straordinario. Impegnati nei giorni scorsi contro Cagliari e Villacidro nel campionato regionale di basket della Federazione italiana sport disabilità intellettivo-relazionale (che fa capo al Comitato Italiano Paralimpico), i ragazzi allenati da Mauro Dessì non hanno lasciato scampo agli avversari. Quattro partite e quattro vittorie: questo il bottino degli oristanesi. Successi ottenuti grazie ai netti miglioramenti fatti nell’ultimo anno dai ragazzi del coach Dessì e alla forza del gruppo, tanto che l’allenatore oristanese ha fatto “girare” tutti gli uomini a disposizione ottenendo sempre ottimi risultati.
Una rosa d’alta qualità, quindi, che non è passata inosservata agli occhi dello staff della Nazionale, presente in tribuna in occasione delle gare e futuro ospite dell’AIPD per studiare il metodo di lavoro in palestra della squadra oristanese.
Il primato in Sardegna, ottenuto nelle gare giocate a Cagliari e Villacidro, permette all’Aipd di accedere alla fase finale nazionale a Roseto degli Abruzzi dal 15 a 17 aprile 2011.
In quell’occasione gli oristanesi tenteranno di concludere l’opera, cercando di laurearsi campioni italiani dopo aver sfiorato l’impresa nella passata stagione. Le possibilità per far bene non mancano, poi sarà il parquet a dare il responso finale.

In piedi da sinistra

Daniele Pino, Alessandro Vargiu, Mauro Dessì (allenatore), Francesco Redaelli (dirigente accompagnatore), Cristiano Merella (l’ultimo arrivato), Alessandro Pilloni (assistente tecnico), Antonello Spiga, Enrico Cabras

Seduti da sinistra

Matteo Poddighe, Fulvio Silesu, Enrico Manunta, Alberto Sardu, Giorgio Espis, Sandro Loi